Gli spazi verdi e il giardino sono elementi di design, prestigio ed ecosostenibilità
L’ECOdesign è l’economia sostenibile basata sulla progettazione di spazi efficienti ed ecosostenibili e fondata sul riutilizzo dei materiali e sul margine nullo di spreco. Infatti, una progettazione sostenibile, oltre a ridurre l’impatto ambientale per la produzione dei materiali, mira a invalidare la quantità di rifiuti generali. La Direttiva 2009/125/CE in materia stabilisce i principi dell’ecodesign applicabili a tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto. Lo scopo è ridurre l’urto ambientale complessivo: dall’approvvigionamento e impiego delle materie prime – che devono essere classificate come riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili e non tossiche – alla loro lavorazione nel processo produttivo, fino alla distribuzione.
Annuncia Confindustria: L’ecodesign rappresenta la nuova frontiera del design: in futuro sarà impossibile progettare senza tenere conto del ciclo di vita completo dei prodotti. Grazie alla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), potrà essere valutato l’intero ciclo di vita dei prodotti e come questi “interagiscono” con l’ambiente, comprendendo le fasi di preproduzione (origine dei materiali), produzione, distribuzione, uso e riuso, smaltimento finale.
In questo contesto, all’interno di immobili di pregio il giardino diventa parte essenziale dell’efficienza energetica di un’abitazione e della sua ecosostenibilità. A partire dal rinnovamento degli spazi verdi, fino al riutilizzo dei materiali di scarto come bancali, mobili da esterno e pavimentazione. All’interno di un equilibrio ambientale, infatti, si ricrea un piccolo ecosistema che giova alla natura e alla salute, permettendo sia all’immobile, sia alla zona dove quest’ultimo è ubicato di acquistare valore.
L’ingegneria naturalistica ha dovuto affrontare grandi cambiamenti, varando le opportunità di una vasta biodiversità anche in spazi angusti o all’interno delle grandi metropoli globali. Un esempio di architettura naturalistica lo ritroviamo nel Bosco Verticale a Milano, un progetto ecosostenibile di riforestazione urbana che ospita 800 alberi – ognuno di tre, sei o nove metri di altezza, 4.400 arbusti e 15.000 piante, oltre a una vasta gamma di arbusti minori e piante floreali distribuiti in relazione alla posizione della facciata scelta rispetto al sole. In questo sistema si riduce l’accumulo di CO2 nell’aria e si produce ossigeno così da offrire grandi benefici all’ambiente. Un progetto sostenibile ingloba infatti tutti gli aspetti di creazione, dall’efficienza energetica di un intero edificio, fino alla creazione di una biodiversità che rispetti e aiuti il pianeta.
Per un giardino ecosostenibile è possibile optare per differenti soluzioni seguendo alcuni consigli che limitino gli sprechi pur mantenendo l’elemento di prestigio di un immobile:
- Scegliere sementi e piante del territorio in base al clima e alla tipologia di suolo.
- Optare per un metodo di irrigazione automatico e corretto in base alle piante che punti al risparmio di acqua e di energia.
- Utilizzare pesticidi o fertilizzanti di sola origine naturale dalle aziende agricole del territorio.
- Riutilizzare e sfruttare i materiali in un riciclo creativo che possa dare nuova vita agli oggetti per evitare l’accumulo di rifiuti.
Fonti: Confindustria